Together we’re greater than before
L’idea è stata quella di esporre per 15 giorni in uno dei più belli e frequentati cortili del centro storico di Napoli – Palazzo Fondi a via Medina - l’opera di un giovane artista partenopeo che possa evidenziare l’agognato ritorno alla normalità dopo il periodo terribile vissuto
Tale esposizione artistica è stata totalmente sponsorizzata dalla Reggia Designer Outlet che non è solo un outlet ma un punto di riferimento per il territorio grazie al rapporto con la community e l’impegno profuso in attività di sostegno.
L’installazione è stata progettata e realizzata da Christian Leperino pittore e scultore che nella sua ricerca intreccia al tema del paesaggio urbano la riflessione sul tempo, la memoria, le trasformazioni dei luoghi e i destini degli individui che li abitano diventando materia che assorbe, custodisce e restituisce storie, forme, umori, in un dialogo tra presenza e assenza, miraggi di bellezza e echi della storia.
L’opera si compone di tre sculture monumentali metalliche a tutto tondo alte 170 cm ancorate ad una base circolare specchiante di diametro di 3mt.
Le tre figure umane sono disposte in tondo, quasi a richiamare in vita un’antica danza collettiva, eco delle lontane, ma ancora fortemente presenti, origini greche di Parthenpe e Neapolis: le braccia dispiegate, le mani protese in un gesto di unione e solidarietà, a toccarsi l’una con l’altra.
In basso, a pavimento, un grande cerchio riflette il cielo soprastante, gli edifici, le stesse figure “danzanti”, che ne risultano ingigantite e trasfigurate. Un “portale” che mette in comunicazione la vita e l’arte, il presente e l’immagine di un possibile futuro da costruire insieme.
Difatti, il “cerchio dell’unione” non è chiuso, ma lascia aperto un varco, uno spazio ancora vuoto, destinato ad accogliere in sé i passanti che vorranno unirsi nell’abbraccio con l’arte.
L’installazione ha avuto un grande successo grazie alla partecipazione attiva dei fruitori, alla presenza fisica dei loro corpi che, di volta in volta, sono entrati in gioco a completarla e a modificarla, interagendo con le sculture e riflettendosi, insieme ad esse, nel grande specchio del domani.